
Nella confezione di POCO F7, oltre alla nuova etichetta energetica, c’è un cavetto USB-A/USB-C e una apprezzata cover grigia in silicone. Sempre piacevole trovarne una inclusa.
POCO F7 è uno smartphone indubbiamente grande. Non si tratta di cattiva ottimizzazione ma proprio del suo posizionamento. È un prodotto per chi ha tasche grandi e per chi non ha paura di usare lo smartphone spesso con due mani. Detto questo è comunque ben costruito, con un profilo in metallo che ricorda un po’, almeno dal punto di vista di ergonomia, quello di iPhone e il retro in vetro che non trattiene troppo le impronte. Noi abbiamo provato la versione più “eccessiva”, quella che richiama un po’ l’animo gaming di POCO, con una stampa geometrica che mima un po’ delle finte trasparenze e con il logo Snapdragon in bella vista. La fotocamera per fortuna non è però molto sporgente e i due sensori sono inclusi in un blocco ovale non piccolo, ma non preponderante. Il tutto senza tralasciare la resistenza visto che questo smartphone è impermeabile secondo lo standard IP68.
La scheda tecnica di questo smartphone è quella di uno smartphone top di gamma. Abbiamo il processore Snapdragon 8s Gen 4 octa core fino a 3,21 GHz con processo produttivo a 4 nanometri e con GPU Adreno 825. Abbiamo poi ben 12 GB di RAM e tagli di memoria da 256 o 512 GB, in entrambi i casi nella fulminea tecnologia UFS 4.1.
Ottima anche la connettività: 5G, Wi-Fi 7 e Bluetooth 6.0, in sostanza tutte le ultime tecnologie a disposizione, meglio anche di vari smartphone premium. C’è il supporto dual SIM e l’emettitore ad infrarossi è nascosto nel blocco fotocamere. Manca però il supporto eSIM, veramente un peccato (ma qui vi spieghiamo come risolvere). Buona la vibrazione e buono il lettore di impronte digitali ottico all’interno del display, anche se posizionato un po’ troppo in basso. Peccato per il sensore di prossimità virtuale. Noi non abbiamo avuto problemi, ma è doveroso comunque segnalarlo. L’audio è stereo ed è più che discreto.
La fotocamera di POCO F7 è sufficiente, ma onestamente non si spinge molto oltre a questo, quantomeno per la fascia di prezzo. Non aspettatevi una fotocamera deludente (almeno con la principale), niente affatto. Guardate da soli le foto per apprezzare gli scatti.
La fotocamera principale è una 50 megapixel stabilizzata otticamente ƒ/1.5. È una fotocamera, che grazie anche alla sua apertura, permette di catturare molta luce anche in situazioni più complesse. Le foto sono solitamente ricche di dettagli e se vogliamo trovargli un difetto forse a volte un po’ troppo contrastate. La fotocamera grandangolare da 8 megapixel ƒ/2.2 invece ha una risoluzione non all’altezza del compito e benché in certi contesti sia comoda, raramente realizzerete scatti che vorrete postare su Instagram.
La qualità video è più che sufficiente e permette di fare video discretamente stabili in 4K a 60fps. La fotocamera frontale è una più che buona 20 megapixel ƒ/2.2.
Lo schermo di questo smartphone è un gigantesco 6,83 pollici e ovviamente è lui che contribuisce alle dimensioni notevoli di questo dispositivo. Si tratta di un pannello AMOLED a 120 Hz, con luminosità massima di 1.700 nit, mentre quella di picco arriva a 3.200 nit. È uno smartphone che si vede davvero bene sotto alla luce delle più calde giornate estive. La risoluzione è sopra la media con i suoi 1280 x 2772 pixel e il display è protetto da un vetro Gorilla Glass 7i.
Due note: la prima è che per qualche ragione pur essendo uno smartphone dall’anima gaming all’accensione viene mostrato un profilo colore molto blando. Vi basterà andare nelle impostazioni e selezionare quello vivido se anche voi preferite un’esperienza più “accesa”. La seconda è che purtroppo non è disponibile l’always-on display, se non in una versione che si attiva quando guardate direttamente lo schermo. Non capiamo il motivo di questa scelta, visto che quando è poggiato su di un piano è praticamente inutile.
POCO F7 arriva sul mercato con Android 15 e la personalizzazione della HyperOS 2 di Xiaomi. Non è quindi ancora aggiornato ad Android 16, ma siamo contenti comunque che verrà aggiornato per 4 nuove versioni di Android e per 6 anni con nuove patch di sicurezza. L’interfaccia è la classica di Xiaomi, con la personalizzazione del launcher di POCO. Abbiamo notato qualche micro-lag nello scroll, che imputiamo a un difetto di gioventù e che forse su altri smartphone nemmeno avremmo segnalato, ma qui ci hanno colpito essendo questo uno smartphone votato alle prestazioni. Per il resto tutto scorre fluido e quando serve potenza da “vendere” lo smartphone sa dare molto.
Ci sono purtroppo un po’ di app preinstallate ma con un po’ di pazienza farete pulito. Fra le funzionalità preferite della HyperOS che segnaliamo c’è il secondo spazio, una buona gestione delle app aperte in finestra e la barra laterale. Tantissime anche le opzioni per personalizzare l’aspetto dell’interfaccia.
La batteria di questo smartphone è da ben 6.500 mAh. Si tratta di una corposa batteria che garantisce senza problemi un giorno e mezzo di utilizzo con qualsiasi tipologia di utilizzo. Può arrivare a due giorni con un utilizzo più blando, ma nonostante la capacità non è comunque un battery phone. Di sicuro l’autonomia non è comunque qualcosa di cui vi dovrete preoccupare, anche grazie alla ricarica rapida a ben 90W, che anche tantissimi smartphone premium si sognano.
Ancora una volta il prezzo di uno smartphone della linea F di POCO ha un prezzo abbastanza aggressivo. Il listino parla di 449€ per la versione da 256 GB e 499€ per quella da 512 GB, ma poi nei fatti li si trovano spesso a meno. La versione da 256 GB è spesso sotto i 400€. Controllate i box Amazon a seguire per eventuali ulteriori sconti.
Il sample per questa recensione è stato fornito da POCO, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.
L’articolo Recensione POCO F7: ce l’avete chiesto in tanti (davvero) sembra essere il primo su Smartworld.